Una serie di tracce e link che offrono un quadro sullo stato di salute della critica musicale, ma anche il disco del mese (che è anche un esordio) e tanti altri dischi notevoli
Caro Francesco, penso che oggi fare critica sia diventato molto difficile anche per il tempo a nostra disposizione. Bisogna essere sempre sul pezzo, bisogna produrre contenuti e bisogna, soprattutto, produrre contenuti che non sono più unicamente scritti ma devono essere anche multimediali. I nuovi divulgatori vengono seguiti dalle giovani generazioni perché comunicano con modalità che danno più peso alla forma; con questo non voglio dire che non ci sia sostanza, ma che spesso l’esercizio di essere prima di tutto accattivanti e divertenti passi in primissimo piano rispetto a quello di essere interessanti e appunto “critici”. E in secondo piano passa anche la necessità di parlare male di qualcosa perché non c’è tempo per farlo e appunto è più redditizio e utile parlare quindi di qualcosa di cui si può parlare bene. Seguo anche io ultimamente questa linea, ma non mi riservo di far notare, anche quando un disco è bello, qualcosa che potrebbe renderlo in alcuni aspetti meno bello.
Verissimo quello che dici, ci sono tantissime uscite in più rispetto al passato e i canali si sono moltiplicati. Senza contare che canali diversi necessitano competenze diverse, non è detto che chi sa scrivere sappia anche fare video. Grazie per questa testimonianza di prima mano.
Caro Francesco, penso che oggi fare critica sia diventato molto difficile anche per il tempo a nostra disposizione. Bisogna essere sempre sul pezzo, bisogna produrre contenuti e bisogna, soprattutto, produrre contenuti che non sono più unicamente scritti ma devono essere anche multimediali. I nuovi divulgatori vengono seguiti dalle giovani generazioni perché comunicano con modalità che danno più peso alla forma; con questo non voglio dire che non ci sia sostanza, ma che spesso l’esercizio di essere prima di tutto accattivanti e divertenti passi in primissimo piano rispetto a quello di essere interessanti e appunto “critici”. E in secondo piano passa anche la necessità di parlare male di qualcosa perché non c’è tempo per farlo e appunto è più redditizio e utile parlare quindi di qualcosa di cui si può parlare bene. Seguo anche io ultimamente questa linea, ma non mi riservo di far notare, anche quando un disco è bello, qualcosa che potrebbe renderlo in alcuni aspetti meno bello.
Verissimo quello che dici, ci sono tantissime uscite in più rispetto al passato e i canali si sono moltiplicati. Senza contare che canali diversi necessitano competenze diverse, non è detto che chi sa scrivere sappia anche fare video. Grazie per questa testimonianza di prima mano.
Grazie del re-endorsement! <3